3000 euro in più col nuovo bonus: lo puoi richiedere subito, svolta improvvisa

Un passo importante verso la tutela e il riconoscimento di lavoratori e lavoratrici troppo spesso trascurati: ben 3.000 euro di bonus.

Il Governo presieduto da Giorgia Meloni ha recentemente annunciato l’introduzione di un nuovo e importante bonus a sostegno di una categoria di lavoratori e lavoratrici che spesso il Legislatore ha sottovalutato. Ma di cosa si tratta esattamente e chi ne ha diritto? Entriamo nel dettaglio.

Bonus 3.000 euro
Il Governo ha istituito un bonus da 3.000 euro Gallurainformazione.it

Il nuovo bonus di cui vi parleremo di qui a breve rappresenta un passo importante verso la tutela e il riconoscimento di lavoratori e lavoratrici troppo spesso trascurati. Offrendo sgravi fiscali e contributivi significativi, il Governo si impegna a valorizzare il prezioso lavoro svolto da queste figure essenziali, garantendo loro una maggiore sicurezza economica e sociale.

Bonus da 3.000 euro: la svolta

L’articolo 29, comma 15 del decreto legge numero 19 del 2 marzo 2024 prevede un incentivo volto a promuovere il miglioramento delle prestazioni di lavoro, di cura e di assistenza per le persone anziane non autosufficienti. Questa misura si propone anche di favorire la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio delle persone non autosufficienti. Colf, badanti e babysitter non sono semplici lavoratori: svolgono un ruolo cruciale nella cura e nell’assistenza delle persone che hanno loro affidate, diventando spesso parte integrante della famiglia stessa.

Bonus 3.000 euro
Colf, badanti e babysitter: bonus da 3.000 euro Gallurainformazione.it

Secondo quanto stabilito dal decreto, in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani di almeno ottant’anni, già titolari dell’indennità di accompagnamento, è riconosciuto un esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali e assicurativi a carico del datore di lavoro domestico, fino a un massimo di 3.000 euro all’anno.

Per beneficiare di questo sgravio, il datore di lavoro deve presentare un ISEE non superiore a 6.000 euro. È importante notare che il bonus non può essere riconosciuto se è cessato da meno di sei mesi un rapporto di lavoro tra il lavoratore e la famiglia richiedente. Inoltre, non è consentita l’assunzione di familiari e affini, tranne nei casi in cui l’assistenza è rivolta a soggetti invalidi, ciechi o religiosi.

Il programma, finanziato con 137 milioni di euro, rientra nel programma “Giovani, donne e lavoro 2021-2027”. I soggetti interessati avranno tempo fino al 31 dicembre 2025 per presentare la richiesta. Sebbene la data di avvio per richiedere il bonus fosse stata inizialmente fissata per il 1 aprile, si resta in attesa di comunicazioni specifiche da parte dell’INPS riguardo alle modalità e alle tempistiche per usufruire di questo incentivo.

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