Il Governo ha reso operativa una novità molto importante della Riforma Irpef: è previsto un aumento in busta paga di 1200 euro.
Lo scorso 6 febbraio sono state pubblicate le istruzioni operative che aprono alla Riforma Fiscale, grazie alla quale in questo 2024 è prevista la riduzione delle aliquote, che passano da quattro a tre. Tre come le nuove soglie ora esistenti.
![Riforma Irpef, la novità del governo](https://www.gallurainformazione.it/wp-content/uploads/2024/03/50-euro-galluraginformazione.it-20240315.jpg)
La prima riguardo i redditi fino a 28mila euro e sarà del 23%, la seconda chi supera i 28mila ma arriva fino a 50mila sarà del 35%, la terza è del 43% per i redditi che superano i 50mila. Passaggi importante della Riforma Irpef governativa che pian piano sta diventata effettiva. Ancora presto per passare ai due scaglioni, ma intanto un passettino in avanti è stata compiuto.
Sempre per l’anno attualmente in corsa è prevista la detrazione da lavoro dipendente con un aumento di 75 euro, ma manche la riduzione dell’ammontare delle detrazioni spettanti per alcuni oneri per i redditi sopra i 50 mila euro, nonché l’abrogazione dell’agevolazione per la capitalizzazione delle imprese.
Riforma Irpef: tre ipotesi e un minino comun denominatore. Fino a 1200 euro il bonus
La base è stata gettata, ora si sta pensando a trovare l’altezza della situazione. Dopo il passaggio ai tre scaglioni di quest’anno, il Governo starebbe pensando a come arrivare a un taglio di un punto percentuale della seconda o della terza aliquota, che potrebbe valere circa un miliardo. Il punto di partenza sono le recenti rassicurazioni di Maurizio Leo, viceministro dell’Economia.
![Riforma Irpef, previsto un aumento fino a 1200 euro](https://www.gallurainformazione.it/wp-content/uploads/2024/03/euro-galluraginformazione.it-20240315-1.jpg)
“Per gli anni prossimi sicuramente il nostro impegno sarà di riconfermare la riduzione delle aliquote – spiega – tenendo conto anche che il meccanismo attuale a tre aliquote penalizza le classi medie: quindi vogliamo abbassare la tassazione anche per loro”. Tre le ipotesi di riforma Irpef, da attuare nel 2025. La prima prevede un innalzamento della seconda soglia: l’aliquota applicabile sarà sempre del 35% ma per i redditi fino a 55 mila euro, quindi una forbice leggermente più allargata.
La seconda ipotesi, invece, lascerebbe la soglia invariata, quindi sempre per i redditi da più di 28mila euro ma fino a 50mila, ma ci sarebbe una riduzione dell’aliquota applicata, che verrebbe portata dal 35% al 34%. La terza è molto simile alla seconda, ma cambia la riduzione dell’aliquota, che passerebbe al 33%. Tutte e tre le ipotesi hanno un comun denominatore: favorire gli stipendi di importo compresi tra i 50 mila e i 55 mila euro, per i quali potrà esserci un incremento annuo fino a 1.200 euro.