Mal di testa e dolore cervicale potrebbero essere collegati a questo: una causa da non sottovalutare

Se continui ad avere fastidiosi mal di testa e dolore cervicale, allora potrebbe esserci un collegamento con questo disturbo.

Uno dei problemi più fastidiosi e limitanti per un essere umano è senza dubbio quello del mal di testa o del dolore al collo. Si tratta infatti di una zona sensibile che potrebbe rivelarsi fragile in maniera preoccupante.

Mal di testa e dolore cervicale potrebbero essere collegati a questo
Ecco quando il problema è da risolvere subito -(Gallurainformazione.it)

Pensiamo ad esempio a quando la testa ci “scoppia” e non riusciamo a concentrarci, a leggere o nemmeno ad ascoltare chi ci sta guardando. In questi casi, soprattutto quando il dolore persiste, è importante indagare per capirne le origini. A volte mal di testa e dolore cervicale potrebbero infatti essere collegati a questo disturbo. Vediamo di che cosa si tratta.

Ecco cosa potrebbe provocare il tuo mal di testa

Lo ribadiamo: in caso di forti dolori alla testa o alla cervicale (così come per tanti altri problemi di salute) è sempre bene chiedere consiglio ad un medico. In alcuni casi questo problema potrebbe derivare da un disturbo chiamato “bruxismo”. Si tratta del digrignamento involontario dei denti che sfregano con la mascella e che  muovono con forza da un lato all’altro avanti e indietro. Questo problema fa sì che si debba fare i conti anche con i disturbi del sonno e che questo sfoci anche in pesanti mal di testa e dolori alla cervicale.

Ecco cosa potrebbe provocare il tuo mal di testa
Le cause potrebbero essere molteplici – (Gallurainformazione.it)

Il dolore a livello mandibolare, oltre all’indolenzimento dei muscoli masticatori, può portare infatti ad emicrania e dolori diffusi su tutta la parte della testa e del collo. Si tratta di problemi piuttosto limitanti che possono rovinarci intere giornate. Questo problema può essere causate da molteplici fattori. Uno di questi è il continuo stress dovuto a nervosismo o ansia. Ma possono contribuire anche l’apnea ostruttiva del sonno, malocclusioni dentarie e malattie neurodegenerative.

Il modo migliore per risolvere i problemi legati al bruxismo è quello di ridurre l’attività muscolare durante il sonno, magari tramite dispositivi protettivi notturni, oppure attraverso trattamenti tramite terapie cognitivo-comportamentali. Una delle prime cose che viene fatta in questi casi è quella di tutelare la salute dei denti e dell’apparato masticatorio.

Potrebbe quindi essere consigliato l’utilizzo di un bite da indossare durante il sonno. Non è escluso – nei casi più gravi – anche un intervento chirurgico. Un altro modo è quello di prevenire il bruxismo. La cosa migliore da fare è quella di lavorare molto sulla gestione dell’ansia. Ma può aiutare moltissimo anche l’attività fisica, la riduzione di alcool e bevande eccitanti. Consigliato anche rivolgersi al medico al minimo sospetto e seguire sempre le sue indicazioni.

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